venerdì 4 febbraio 2011

TV 3D: il problema sono gli occhialini

Dopo la strenua campagna per la diffusione del FullHD, nel settore delle TV mancava il prossimo obiettivo. Funziona così, per rinnovare continuamente il mercato (e vendere), circa una volta all’anno viene fuori una nuova tecnologia a cui tutti i produttori bene o male si allineano, tentando di posizionare un prodotto “migliore”. Così la “vecchia” tecnologia subisce un calo di prezzo (cosa che sarebbe comunque avvenuta naturalmente) e la “nuova” riprende i prezzi di quella precedente, posizionandosi nella fascia alta del mercato. È ciclico.
Un primo rinnovamento delle TV si è avuto di recente con l’introduzione degli schermi a LED. Tuttavia, seppur questa sarà la naturale evoluzione dell’LCD, non rappresenta una vera rivoluzione in termini di tecnologia; semmai una semplice progressione. Come già spiegato in un recente articolo, le TV a LED si differenziano dagli LCD sostanzialmente per i pannelli retroilluminati a LED. E questa caratteristica da sola, seppur porti vantaggi in termine di ingombri e consumi, difficilmente basta per invogliare a sostituire l’LCD di casa. La prossima carota andava quindi ricercata da un’altra parte.
L’industria, instradata in parte anche dalla recente moda/evoluzione del cinema, ha iniziato a puntare tutto sul 3D. Eppure i primi prodotti denotano che, almeno in queste prime battute, si sia scelto un percorso poco maturo e con scarse prospettive di vendita, sia a breve che a lungo termine.
Se qualcuno di voi ha avuto il piacere di assistere alla proiezione cinematografica di un film in 3d, avrà con molta probabilità portato a casa un paio di occhialetti monouso. Io ne ho tre e li conservo perché portandoli con me in una futura visione, otterrei lo sconto di 1€ sul biglietto. Questo ci fa capire che il valore degli occhialini è molto basso, eppure l’esperienza visiva che permettono è di tutto rispetto. La tecnologia utilizzata per la visione del 3D nei cinema è per lo più la RealD Cinema. Senza scendere troppo nel dettaglio, un proiettore invia alternativamente immagini destinate all’occhio sinistro e a quello destro. Questo per ben 144 volte al secondo. Queste si differenziano perché mostrano i soggetti come visti da due punti leggermente distanti (circa 10 cm), simulando quindi lo sguardo degli occhi umani. Il risultato ad occhio nudo è che le immagini appaiono sdoppiate, questo perché i nostri occhi riceveranno entrambe le informazioni. Gli occhialini con polarizzazione circolare invece, permettono di filtrare solo le immagini destinate ad uno specifico occhio, oscurando alternativamente l’altro. Ma la tecnologia è principalmente nella proiezione che polarizza adeguatamente i due fotogrammi, mentre gli occhialini, che in questo caso si dicono “passivi”, sono dei supporti relativamente semplici ed economici. Una soluzione intelligente e che permette una grande economia di scala dal momento che aggiungere uno spettatore costa solo pochi centesimi di euro.
Mi aspettavo quindi di vedere questa stessa soluzione anche in ambito casalingo. Invece tutti i produttori, ad esclusione di LG, hanno puntato su un’altra direzione, spostando gran parte della tecnologia negli occhialini, che sono quindi di tipo “attivo” (o shutter). Questi si sincronizzano con un segnale ad infrarossi con la TV e oscurano alternativamente le due lenti. E questo segnale non è neanche universale dal momento che ogni produttore ha scelto arbitrariamente la sua frequenza. Il quadro completo è quindi che un utente dovrebbe acquistare una TV 3D e ricevere in “omaggio” un paio di occhialini attivi. A questo punto, non solo dovrà preoccuparsi di trovare contenuti 3D (al momento solo con lettori Blu-Ray Disc e con pochi titoli cinematografici), ma anche del fatto che per ogni spettatore aggiuntivo dovrà spendere altri 100€. In una famiglia di 3 persone più qualche amico, l’esborso è considerevole. E dal momento che ogni marca ha le proprie frequenze, non si può neanche pensare di portarsi dietro i propri. Penso di poter dire che si tratta di una soluzione pessima.
Merita quindi una menzione d’onore il TV LG LD950 3D, il quale funziona come il cinema, con occhiali passivi.
Speriamo che gli altri produttori seguano il suo esempio, così da rendere questa tecnologia lo standard anche per l’Home Cinema ed abbattere quindi i prezzi, che al momento sono ancora piuttosto proibitivi (questo modello costerebbe oltre 2.200€).

Nessun commento:

Posta un commento